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Garachico

 

Con Buenavista e Los Silos forma la cosiddetta Isola Bassa (Isla Baja). La città e il porto di Garachico conservano gelosamente gli esempi del suo brillante passato nei caseggiati, conventi e chiese della migliore architettura. Nel 1980, sua maestà il re Juan Carlos primo consegnò al municipio la medaglia d'oro delle belle arti per aver dedicato speciale attenzione al suo patrimonio artistico e storico e per l'accuratezza delle sue vie e piazze e giardini. Garachico ha ottenuto altre distinzioni e premi di categoria nazionale. È stata dichiarata bene di interesse culturale con la categoria di "insieme storico" dal governo delle Canarie nel marzo dello 1994.

Questa deliziosa città a forma semicircolare si trova a nord-ovest di Tenerife a circa 70 Km. da  Santa Cruz, proprio a ridosso delle pendici del Teide, che la distrusse quasi completamente nel 1706 con una delle sue imponenti eruzioni. Guardando a monte della cittadina, infatti, si può chiaramente vedere il percorso lasciato sul versante del vulcano dalla lava incandescente.

Fu fino all’eruzione il più importante porto di Tenerife; qui si può godere di un denso sapore storico e si sente una pace e una tranquillità indescrivibile.

Particolarmente apprezzate sono anche le sue piscine naturali, piccole vasche naturali di roccia in cui si è insinuata l’acqua marina.

 

Cosa vedere

 

CONVENTO DI SANTO DOMINGO DE GUZMAN

 

Orario di visita: da lunedì a venerdì 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 18:00

 

La sua fondazione si deve a Nicolas Esteban de Ponte y Cuevas, nell'anno 1601. Si trova situato sopra una collina, arrivando da Icod de Los Vinos.

Risaltano i 7 balconi del II corpo, che poggiano sopra mensole a forma di bulbo. La "desamortizacion de Mendizabal" del XIX secolo privò il convento della maggior parte del suo patrimonio; l'entrata del convento ci conduce all'istallazione attuale, che ospita l'ospedale residenza dell'anziano.

La chiesa si costruì sul primitivo eremo di San Sebastiano e fu risparmiata dalla eruzione vulcanica delle 1706 grazie alla sua posizione.

La cappella è stata allestita come auditorium municipale e museo di arte contemporanea.

 

EREMO DI SAN ROCCO

 

Il solitario eremo di San Rocco si trova all'entrata della città percorrendo la strada che scende da Icod de los Vinos.

La semplice chiesa fu riedificata nel 1736. Sfoggia un doppio campanile nella sua facciata e ospita l'immagine San Rocco. La consacrazione al santo va unita al giubilo della popolazione quando si salvò da un'epidemia di peste bubbonica nel 1606 che era durata 5 anni annientando quasi per completo la popolazione di Garachico.

La festa di San Rocco dichiarata di interesse turistico si celebra ogni 16 agosto.

 

CASA DEI MARCHESI DI VILLAFUERTE

 

Indirizzo:calle santo Domingo (vicino all'ex convento di Santo Domingo)

 

È una costruzione di stile Canarino del XVII secolo rilevante per i suoi balconi con persiane e finestre a sbarre; ospita un interessante archivio storico.

 

FATTORIA EL LAMERO

 

Indirizzo: vicino la via di Santo Domingo

 

I suoi fondatori appartengono alla famiglia Gallegos: la sua proprietà passò successivamente alla famiglia dell'Hoyo. La data della costruzione è da fissarsi nella prima metà del XVII secolo e fu parzialmente distrutta dalla eruzione del 1706.

Possiede una bella scalinata di pietre e una balconata; al suo interno esiste una cappella dedicata santo Antonio di Padova, fondata nel 1633 da Alonso de Ponte y Jimenez.

 

CONVENTO DI CLAUSURA FRANCESCANO

 

Indirizzo: Esteban de Ponte

 

Orario per le visite: si può solo visitare la cappella.

 

Questo convento di clausura è dedicato a San Pietro Apostolo e a San Cristoforo. L’originario edificio scomparve a conseguenza delle eruzione del 1706 e di un incendio che scoppiò tre anni dopo.

Fu ricostruito nel 1749 grazie al vescovo Guillen e si inaugurò in quello stesso anno il nuovo cenobio, dalla cui parte esterna spicca un balcone chiuso di gran fascino.

La cappella di una sola navata e d'ispirazione arabo cristiana, è dominata dall'immagine della Madonna della Concezione, opera religiosa di origine Sivigliana degli inizi del XIX secolo; si trova nella nicchia centrale dell'altare della prima metà del XVIII secolo.

Nel coro si trova l'immagine della Madonna della luce che secondo la tradizione apparve nel Malpais di Isora (Guia de Isora) nel 1570 e la cui devozione fu divisa tra Garachico e Guia de Isora per lungo tempo. È rilevante anche una opera religiosa di San Diego del Alcalá (s. XVII) del ritrattista Martinez Montañez.

 

EX CONVENTO DI SAN FRANCESCO DI ASSISI E MUNICIPIO

 

Indirizzo: Glorieta di San Francisco

 

Orario di visite: da lunedì a venerdì dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00. Sabato e domenica dalle 8:00 alle 13:00.

Biblioteca municipale: da lunedì a venerdì dalle 16:00 alle 18:00.

Archivio municipale: da lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 15:00.

 

Il Convento e la chiesa francescana della Madonna degli Angeli furono fondati dal genovese Cristoforo del Ponte e da Anna de Vergara nel 1524. È il più antico dei 5 conventi che si edificarono nella località.

È stato recentemente restaurato dalla direzione generale di belle arti; presenta nella sua facciata due portali in pietra e ospita due ampi chiostri in legno di pino, nei quali sono rilevanti le balconate e l'accurato lavoro delle grondaie e colonne.

La chiesa della Madonna degli Angeli presenta una facciata elegante austera e una pianta a croce latina; costa di una sola navata, sebbene dispone di una cappella laterale - de la Veracruz - di simili dimensioni. La cappella maggiore possiede un tetto a cassettoni arabo cristiano e nell'altare maggiore spicca l'immagine della Madonna della luce, una delle opere religiose più antiche di Garachico, trovata da un barcaiolo nel 1525 nelle coste del sud dell'isola.

Attualmente è la casa della cultura e ospita la biblioteca municipale e l'archivio municipale, il museo di scienze naturali, il museo di storia del luogo, e una sala di esposizioni.

Il municipio si trova vicino all'ex convento di San Francesco (casa della cultura), la sua facciata riflette influenze neoclassiche. Nel suo interno sono rilevanti le decorazioni del salone delle cerimonie.

 

CASA DELLA FAMIGLIA PONTE

 

Indirizzo: C/Esteban de Ponte, 34

 

La sua fondazione si deve a Cristoforo de Ponte. Fu ricostruita nel XVIII secolo.

Tra i suoi elementi più indicativi figura il torrone di pianta quadrata, da dove si potevano vigilare i movimenti delle barche che si avvicinavano al porto. Bisogna anche menzionare il frontale con sei ampie finestre e la scalinata di pietre. L’edificio contiene importanti mobili oltre a porcellane e pitture del XVII e XVIII secolo.

 

CASA DEI MARCHESI DELLA QUINTA ROJA

 

Indirizzo: Glorieta di San Francisco

 

Non si conosce esattamente la data della sua costruzione originale, nel XVII secolo appartenne al primo marchese Cristoforo de Ponte y Llarena.

L'edificio attuale risale al XVIII secolo, in quanto essendo stato quasi distrutto dall'eruzione del 1706, fu ricostruito secondo i piani originali.

Sono rilevanti i lavori in legno inciso nelle camere e le balconate salienti in stile arabo cristiano. Fuori del nucleo della città in direzione a Los Silos si trova una casa nobile conosciuta con il nome della Quinta Roja, in una zona di coltivazione di banane, della prima metà del XVII secolo che fu risparmiata dall'eruzione. Conserva il tetto di stile arabo cristiano ed un piccolo oratorio del 1620 conosciuto come eremo di San Cristobal.

 

CASA PALAZZO DEI CONTI DELLA GOMERA

 

Situata di fronte piazza della libertà, si cominciò costruire alla fine del XVI secolo e si concluse nella seconda metà del XVII.

I primi proprietari appartenevano alla famiglia Ponte, ma passò più tardi ai conti della Gomera mediante il matrimonio con i membri di quella famiglia.

Questa opera fu realizzata dai pietrai di gran Canaria, Luis y Diego Baez Marichal, sotto gli ordini dell’esattore Antonio Perez.. Soffrì gli effetti dell'eruzione del 1706, per cui fu ricostruita.

Si conserva in un buono stato il primo corpo della facciata dove spicca il portale centrale, con pareti di colonne corinzie, coronata da capitelli di ottima simmetria.

Il secondo corpo della facciata e l'interno sono stati accuratamente restaurati in questi ultimi anni.

 

CHIESA MATRICE DI SANTA ANNA

 

Questo bel edificio religioso fondato da Cristoforo de Ponte nel 1520, nonostante abbia subito danni durante eruzione vulcanica del 1706, fu ricostruito riutilizzando le antiche fondamenta.

L'opera in pietra fu terminata nel 1541; la facciata di grande eleganza, combina elementi platereschi (plateresco viene detto il barocco spagnolo estremamente sovraccarico) e rinascimentali.

L'interno è rilevante per l'armonica distribuzione degli archi e delle colonne, così come per il tetto di stile arabo cristiano. Nella cappella maggiore, un tabernacolo classicista circonda il crocifisso, opera dell'artista di Siviglia Martin de Andujar (prima metà del XVIII secolo): nei lati del tabernacolo sono situate le immagini di santa Anna, patrona di Garachico, e di San Gioacchino, entrambe del ritrattista gran Canario José Lujan Perez (1756-1815). La cappella della Madonna del Carmen presenta un interessante altare barocco, con un'immagine di questa Madonna del XVII secolo, venerata specialmente dai pescatori.

La cappella del Cristo della misericordia ospita una delle immagini di maggior venerazione in Garachico, un Cristo provenientente dal Messico, che fu realizzato in pasta di mais dagli indiani Tarascos de Michoacan; in suo onore si celebrano dalla metà del XVII secolo delle feste lustrali. Nella altare compaiono 3 pittura del s. diciassettesimo.

Sono rilevanti anche l'altare della cappella del Santissimo, con un immagine di San Francesco (inizi del sec. XVII) e un ostensorio processionarie del sec. XVI, proveniente dal convento di santa Clara, oggi scomparso.

 

PIAZZA DELLA LIBERTÀ

 

Dispone di giardini e di un tempietto, la cui parte bassa è occupata da un chiosco.

In una estremità della piazza si erge un monumento al venezuelano Simon Bolivar, il primo che si eresse in Spagna, a opera dello scultore Juan Jaen Diaz, è che fu inaugurato nel 1970.

Il Venezuela aveva accolto molti emigranti di Garachico, ed in questa città nacquero gli antenati di questo eroe sudamericano.

Il pavimento della piazza sfoggia gli stemmi in bronzo di alcuni paesi sudamericani.

 

PIAZZA DI JUAN GONZALEZ DE LA TORRE

 

Indirizzo: vicino al castello di San Michele

 

Il parco dell'antica porta di terra ha come palcoscenico la piazza di Juan Gonzalez de la Torre. Questo parco conserva una struttura di pietra che aveva come fine il controllo dei passeggeri e delle merci che entravano ed uscivano dal porto. La sua costruzione è strettamente legata a quella del porto di Garachico. Nei giardini esiste un vecchio torchio che apparteneva alla fattoria di San Giovanni Degollato, e si è creato il cosiddetto angolo dei poeti con un busto di Rafael Alberti.

 

EREMO DI NOSTRA SIGNORA DEI RE

 

Situato nella parte alta della città, vicino la piazza sopradetta, viene menzionato per la prima volta nel 1586, è dovette essere ricostruita dopo la eruzione delle 1706.

Questo semplice eremo presenta un'immagine della Nostra Signora dei Re, accompagnata dai re magi, opera anonima del sec. XVII ed un gruppo di pitture ad olio.

 

CASTELLO DI SAN MICHELE / CHIESA DI SAN PIETRO DI DAUTE

 

Indirizzo:Avda. di Tomé Cano

 

È una fortezza di pianta quadrata, la cui data di fondazione può essere considerare il 25 luglio del 1575, quando la cedola reale di Filippo II autorizzò il sindaco del luogo, e più tardi governatore di Tenerife Fabian Viña Negron, a iniziare i lavori di costruzione. La porta d'ingresso mostra diversi scudi: nella zona centrale, come blasone principale è di maggior dimensione, compaiono gli araldi dell'imperatore Carlo I di Spagna è V di Germania, usati anche da suo figlio Filippo II.

L'interno ospita occasionalmente esposizione di arte e presenta due camere spaziose e coperte con cupole di mezzo cannone.

 

CHIESA DI SAN PIETRO DI DAUTE

 

Indirizzo: quartiere di San Pietro di Daute

 

Quest’eremo si trova fuori del nucleo urbano nel quartiere di San Pietro di Daute, al quale si giunge attraverso una strada in salita che comincia vicino al porto. È storicamente il primo eremo di Garachico, in quanto nacque alla fine del XV secolo e fu risparmiato dalle eruzione del 1706. Il vescovo Arce lo trasformò in parrocchia nel 1514. Conserva una opera religiosa di San Pietro apostolo, di scuola Canaria ed una grande lampada d'argento.

 

MONUMENTO ALL'EMIGRANTE CANARIO

 

Indirizzo: vicino al porto

 

Questa monumento si trova vicino al porto nella zona del Risco Partido e vicino alla strada che conduce a Los Silos.

Fu eretto nel 1990 dai Chicharros Mensajeros, ed è opera dello scultore Fernando Garcíarramos.

Questo luogo è a sua volta un eccellente Punto Panoramico che offre una vista della città e del porto, così come del percorso che realizzò la lava nella eruzione del 1706.

 

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